I nostri servizi di trasferimento e collegamento per l'Aeroporto di trieste.

Trieste è una città elegante, ricca di suggestioni mitteleuropee frutto delle influenze straniere nel corso dei secoli. Molti hotel sorgono nel centro storico cittadino, in eleganti palazzi Liberty accuratamente ristrutturati e offrono servizi d’eccellenza ai loro clienti tra i quali i tranfer con conducente da Trieste o viceversa. L’autista privato dall’aeroporto di Trieste è la miglior soluzione per raggiungere il capoluogo friulano e i suoi alberghi ma anche per raggiungere le altre città come Pordenone e Udine, importanti centri urbani a breve distanza da Trieste. Con l’auto NCC da Trieste a Pordenone il viaggio dura meno di un’ora e mezzo ed è un’escursione perfetta per una giornata alternativa in una città poco nota. È una città antichissima fondata in epoca romana, tanto che con l’autista privato da Trieste è possibile raggiungere facilmente l’antica villa romana che si trova a Torre, frazione periferica di Pordenone. I bellissimi affreschi rinvenuti durante gli scavi negli anni Cinquanta, così come i reperti, sono oggi custoditi nelle sale del Castello di Torre, un maniero medioevale del XII secolo che oggi ospita anche il Museo Archeologico del Friuli Occidentale. Elegante e raffinata nella sua semplicità, Pordenone non è una città di grandi dimensioni e con un’auto NCC da Trieste è possibile visitarla comodamente in un’ora, scoprendo anche i suoi dintorni più caratteristici. Infatti, sono molti i turisti che richiedono il transfer con autista dall’hotel di Trieste a Pordenone per visitare la Diga del Vajont. Dista poco più di un’ora d’auto dal capoluogo friulano, in territorio di Erto e Casso. Oggi sono disponibili visite guidate attraverso le strutture che nel 1963 sono state causa di uno dei disastri più tragici della storia italiana. Il 9 ottobre del 1963 si staccò un’enorme frana dal crinale del monte Toc, che cadde rovinosamente nel bacino della diga provocando un’onda immensa che superò lo sbarramento. Il muro d’acqua scese fino a valle e portò alla morte di oltre 2000 persone tra Longarone, Erto e Casso.